Stamattina ho ritrovato nella tasca di una giacca un bigliettino con un estratto della poesia di Hermann Hesse “Degrés”: l’anno scorso sono stata testimone a un matrimonio civile e la sposa mi aveva chiesto di leggere quell’estratto.
Pensate voi, a volte, a quanto facciano paura i nuovi inizi? Lasciare persone conosciute, luoghi amici, per partire altrove, iniziare qualcosa di nuovo? Eppure la natura non ci insegna come ogni stagione abbia i suoi nuovi inizi e come ciò sia naturale e insito nella nostra evoluzione?
La domanda che secondo me dobbiamo porci è questa: vogliamo espandere la nostra Coscienza o fermarci e andare avanti come abbiamo sempre fatto? La scelta ci appartiene, fa parte del libero arbitrio di ognuno. Forse crediamo di avere una “missione”, uno “scopo” definito. Su questo punto non ho ancora la risposta, sono troppo giovane. Però mi pare una follia pensare a un Dio che ci metterebbe qui sulla Terra e ci chiederebbe di cercare un senso nascosto a qualcosa che Lui vuole. Perché non dircelo rapidamente invece di farci cercare e cercare un senso? Secondo me la Vita è “senza-senso”, cioé siamo qui per co-creare: creare assieme all’Universo ciò che risuona con chi siamo veramente. E possiamo sempre cambiare rotta. Il punto determinante è essere allineati con la Fonte e sentire il sistema di guida interiore (emozioni) che ci indica dove andare.
La libertà per me è questo: co-creazione consapevole di ogni istante. Così ogni istante avrà davvero il suo fascino, il suo Mistero! E ci sentiremo liberi. Io lo sto provando sulla mia pelle e mi sembra che funzioni!
Che ne pensate? Vi abbraccio